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Il piede in corsa
Corri consapevolmente
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Iniziamo a parlare di come migliorare la nostra tecnica di corsa anticipando che stravolgere in modo repentino la nostra tecnica di corsa non ci porterà giovamento, piuttosto potrebbe sottoporre i nostri tendini e muscoli ad uno stress negativo.

ogni cambiamento se pur verso il miglioramento deve essere fatto in modo graduale nel tempo

Partiamo con l’analizzare tre semplici punti che riguardano la parte inferiore del nostro corpo ovvero:

  • dove appoggia il piede
  • come appoggia il piede
  • il richiamo del piede

Dove poggia il piede

Il piede poggia a terra sotto il nostro baricentro formando idealmente un asse perpendicolare leggermente inclinato in avanti che passa da spalla bacino e caviglia.
In questo modo eviteremo di compiere due errori frequenti:

  • quello di appoggiare il piede oltre il nostro baricentro (overstiding) causa di infortuni
  • quello di appoggiare il piede sul tallone

Come poggia il piede

Il piede, quando entra a contatto con il suolo, poggia sulla parte anteriore (avampiede) il che non significa che dobbiamo correre sulle punte rischiando di danneggiare polpacci e tendine d’Achille, ma occorre, in una prima fase, appoggiare l’avampiede e successivamente stabilizzarci con l’appoggio di tutto il resto del piede compreso il tallone.
Facendo riferimento al primo punto: se poggiamo correttamente il piede sotto il nostro baricentro verrà da sé poggiare prima l’avampiede e poi il tallone è non viceversa.

Richiamo del piede

Successivamente alla fase di spinta sarà fondamentale effettuare il richiamo del piede che consiste nel portare il piede verso il gluteo tramite un movimento circolare, fino ad una altezza che varia in funzione della velocità alla quale stiamo correndo, maggiore sarà la velocità maggiore sarà il richiamo.

Questi tre punti sono fondamentali per migliorare la nostra tecnica di corsa, in modo graduale e costante, avvalendoci anche di esercizi dedicati e andature ad hoc, da fare preferibilmente prima dell’allenamento un paio di volte a settimana come riscaldamento e stretching dinamico.

In copertina Foto di Malik Skydsgaard su Unsplash

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